IO “SONO”, IO SONO DENTRO

IO “SONO”, IO SONO DENTRO: PROGETTO DEL BANDO “HABILITAS” DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE

PROGETTO SOSTENUTO DA

COLLABORATORI DEL PROGETTO:

PORTE APERTE COOPERATIVA SOCIALE

 BOOK FOTOGRAFICO:

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DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

Forti della notevole e collaudata collaborazione, con enti aziende della zona, nonché grande fiducia accordataci per la nostra esperienza di inserimento lavorativo e riattivazione sociale, siamo riusciti a individuare attività lavorative ripetitive fortemente accessibili a persone disabili e svantaggiate, e attività manuali per minori con l’aiuto del nostro di laboratorio sociale-artigianale che voi avete supportato “La Bottega di Geppetto”, attività che permettono soluzioni nuove, efficaci e sostenibili per favorire l’inclusione sociale, lo sviluppo delle autonomie e delle abilità personali, la valorizzazione delle capacità residue di persone con disabilità in tutti gli ambiti in cui si articola la vita quotidiana (quello che voi chiedete con questo bando).

Noi aggiungiamo la valorizzazione individuale ed il supporto reciproco nella riattivazione forte della mission di questo progetto che vuole essere, per la persona disabile, una leva/avviamento al raggiungimento di una propria autonomia/semiautonomia.

Con i nostri altri progetti abbiamo capito che la disabilità e la fragilità frenano la valorizzazione personale, ecco che per  l’inclusione sociale necessario è quindi agire sia su attività “lavorative e di laboratorio” capaci a stimolare la propria autostima e autonomia e capacità, nello stesso tempo creare un ambiente ricco di relazioni e di supporti.

Noi abbiamo scelto questa strada dopo aver tessuto rapporti (con altri progetti) costruendo intorno a noi una rete importante di aziende, privati, enti e enti del Terzo Settore e spazi.

  1. Non è scontato che aziende importanti del territorio che operano nel settore del commercio, della manifattura e altro, decidano di scegliere per le proprie lavorazioni e servizi mani di persone disabili e fragili. Queste aziende ci danno l’opportunità di confezionare prodotti (OLINE e MAC di Capraia e Limite), tenere in ordine spazi esterni all’azienda (BERNI srl di Sovigliana e TERMOLAN di Empoli), ritirare prodotti del magazzino non più utilizzati (scarti) per creare altri prodotti di ottima manifattura (PELLEMODA di Empoli), costruire carrelli di manovie e smontare campionature di pelletterie per recuperarne gli accessori (Balenciaga di Cerreto Guidi), occuparsi della custodia di una mostra “Leonardo e la pittura” presso la villa IL FERRALE di VINCI (Associazione “Centro internazionale di studi e documentazione Leonardo da Vinci ETS di Vinci).
  2. Il nostro laboratorio sociale-artigianale inoltre permette laboratori e lavorazioni con materiali di scarto per creare prodotti che vengono poi scelti e acquistati sul territorio oramai da molte persone, è uno spazio di piccole manualità, unisce la professionalità con le piccolissime competenze e capacità (anche dividere i bottoni, o le viti, o tessuti o altro ancora permette di valorizzare ogni individuo accolto)e luogo per i laboratori; da aggiungere e il negozio presso il Centro COOP di Empoli, spazio dove sono esposti i prodotti e questo è uno spazio di grande socialità.
  3. La nostra Bottega Solidale, centrale sul territorio, permette attività di raccolta di prodotti non più utilizzati e riorganizzati come in un mercatino di beneficenza e riutilizzati in altri modi, e anche questo è uno spazio di grande socialità.
  4. Gli enti del Terzo Settore facenti parte della RETE DI INCLUSIONE SOCIALE, che raccoglie ben 45 enti con i quali collaboriamo e ci mettiamo a disposizione ampliando le opportunità di questo “progetto di rete”, come chiede il bando.

Tutti questi progetti nel “progetto” hanno una cosa in comune che risponde appieno a quello che chiedete nel vostro bando: vivere insieme la quotidianità gomito a gomito (analisi delle fragilità, tutoraggio, monitoraggio, correzione nel percorso di riattivazione) in un contesto di grande attenzione e confronto all’interno di un gruppo che eguaglia quello lavorativo e familiare insieme (aspetto innovativo e replicabile nel futuro e utilizzabile come prototipo).

La particolarità del progetto è l’apertura agli invisibili e inoccupabili, il posto per quelli che “non si sa dove mandarli” …. “SCARTI della società”; un progetto innovativo che mira a dare un sostegno all’autonomia personale prima, e quella lavorativa poi, mediante l’acquisizione e/o la ri-acquisizione di abilità sociali e lavorative, cogliendo e sfruttando al massimo le opportunità presenti sul territorio e i propri talenti, privilegiando attività nel settore dell’artigianato di economia circolare (non-assistenzialismo, ma inclusione sociale al 100%).

Il progetto è forte di una rete di alleanze, fatta di competenze diversificate (ecco perché l’una integrante dell’altra) che possano offrire alle “fragilità” lavoro, assistenza, educazione, casa, formazione, normalità di vita come ogni storia personale necessita, con l’aggiunta, come ho già scritto sopra, di collaborazioni di grosse aziende del territorio, già impegnate nel green e disposte ad utilizzare IO “SONO”, IO SONO DENTRO…. ecco l’INCLUSIONE che chiede HABILITAS.